Oggi pomeriggio durante una heavy session di zapping professionale, ho beccato su Bloomberg Tv una intervista a Mark Pincus fondatore e Ceo di Zynga.
BloombergTV – ” Come ti è venuto in mente di dedicarti allo sviluppo di social games,cosa ti ha fatto accendere la lampadina e pensare che questo “settore” quello dei social media fosse un settore su cui investire?”
Mark Pincus – “E’ iniziato tutto con Napster, da allora che c’è stato un grosso cambiamento. Il web ha cessato di essere scambio fra siti e persone, ed ha iniziato ad essere scambio fra persone così è nato il social web.”
BloombergTV -“Ma cosa ti ha portato a puntare sul gaming,come hai fatto a capire che sarebbe stata una scelta vincente?!”
Mark Pincus ” Le persone non hanno tempo di giocare. Tutti noi siamo portati a pensare di star perdendo tempo se impieghiamo del tempo a giocare sul web; a meno che non stiamo facendo qualcos’altro mentre giochiamo; ad esempio prendere contatti con vecchi amici, scambiare opinioni, ritrovare i compagni di scuola. Poi nel 2007 Facebook ha aperto le API…”
L’intervista è andata avanti per un pò, ma non ve la racconto tutta.
La sostanza è che Pincus sostiene che quello che crea engagement fra gli utenti è l’intrattenimento giocoso.
E’ questo che decreta il successo delle applicazioni di social gaming su facebook.
L’utente prendendo parte ai social games in cui oltre a divertirsi construisce qualcosa, divenendo parte di un disegno, si appassiona e continua a giocare perchè non ha la sensazione di star “giocando”.
Sarà un business temporaneo,gli utenti si stacheranno di giocare?
Per il momento i numeri di Mafia Wars e Farm Ville sembrano sostenere il contrario.
E qualche tempo fa ascoltando la radio si parlava si “scappatlle sul web” mi fece sorridere un messaggio di una donna che diceva:
“Che devo pensare io quando torno a acasa e trovo mio marito che zappa l’orto su Facebook?!”
🙂